Stone Quest
Committenze prestigiose necessitano di strumenti realizzativi prestigiosi:
ecco perché Stone Quest si affida a Waterjet Corporation.
Stone Quest nasce nel 1998 e da subito si prefigge l’obiettivo di proporsi al mondo dell’architettura e dell’arredamento nord americano come partner tecnologico, per dare vita ai progetti più ambiziosi. Gli ingredienti che si mescolano in Stone Quest sono la conoscenza dei materiali e l’infrastruttura produttiva d’alta gamma per realizzarli.
E’ in questa seconda parte della visione imprenditoriale del fondatore che s’inserisce Waterjet Corporation. Una rapida trattativa commerciale sancisce un rapporto di collaborazione con l’azienda del New Jersey per la fornitura di due soluzioni tecnologiche distinte.
La prima: una macchina per il taglio ad acqua a 5 assi per la lavorazione delle lastre di ceramica e marmo. Un modello Classica CL 612, ovviamente cucito addosso alle specifiche esigenze del cliente
La seconda, invece, è una tecnologia Hydrofinish che fa la sua prima apparizione sul mercato statunitense. Con questo impianto completo Waterstone per il trattamento superficiale, Stone Quest si propone in modo pionieristico al mercato, offrendo una soluzione decorativa ad altissimo potenziale creativo e posizionandosi come unico fornitore presente sul mercato
La linea d’idrofinitura ad altissima produttività Waterstone, è completamente automatica ed equipaggiata con due sistemi: uno per il carico e lo scarico delle piastrelle e filagne e un altro delle lastre intere in modo da valorizzare la velocità di lavorazione. La macchina garantisce un ciclo produttivo che si attesta sui 30-60 mq/h grazie alla pompa intensificatrice da 110 KW.
L’impianto WaterStone è composto da:
Sistema di carico e scarico automatico delle lastre.
Stazione HydroFinish a controllo numerico per il trattamento superficiale
Stazione di spazzolatura e lavaggio
Sistema di carico e scarico automatico delle piastrelle
L’innovativa tecnologia Hydrofinish di Waterjet sublima il potenziale estetico della pietra naturale, tutelandone ogni minima varietà cromatica: una testa rotante dotata di orifizi multipli genera un effetto spazzola ad acqua ad alta pressione che va a lavorare la superficie e, in base a parametri come pressione, velocità di movimentazione e distanza del getto, genera un caleidoscopio di effetti plastici e cromatici.
Il trattamento superficiale può essere omogeno o geometrico attraverso l’utilizzo di maschere di acciaio pretagliate che si applicano sulla superficie come una sorta di telaio per la stampa serigrafica. Quest’ultimo tipo di lavorazione è indicato per la realizzazione di rivestimenti e in pietra effetto wallpaper secondo le ultime tendenze dell’architettura contemporanea.
Il distretto newyorchese, a cui Stone Quest si rivolge, beneficia dell’effetto trainante che proviene dal mondo dell’architettura, sempre alla ricerca di nuove soluzioni da proporre a committenti prestigiosi.
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